Samantha Cristoforetti nelllo spazio

Radioweb Costa
domenica scorsa, alle 21:59 ora italiana, è partita, per la volta stellata, Samantha Cristoforetti: la pima donna italiana a lasciare il nostro pianeta!
Insieme ad altri due colleghi, il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts, Samantha è stata “sparata” fino 28mila km orari di velocità per raggiungere la ISS (International Space Station) e scrivere un pezzo di storia non solo italiana, ma anche mondiale.

Con lei si conferma un lato della natura che caratterizza il nostro popolo, ovvero quella di essere dei navigatori, dei pionieri, che sin da tempi antichi viaggiano, esplorano e scoprono; gente come Cristoforo Colombo o Marco Polo. Oggi Samantha si è guadagnata un posto tra questi personaggi.
La missione, chiamata Futura dalla famosa canzone di Lucio Dalla, durerà circa tre mesi; in questo tempo la nostra astronauta dovrà compiere diversi esperimenti sulla biologia in assenza di gravità e su una stampante 3d, che potrebbe permettere di costruire componenti e parti di ricambio direttamente in orbita.
Oltre a questo si sperimenterà (per la felicità di tutti gli astronauti) anche un nuovo tipo di cucina, in modo da dare all’equipaggio un mangiare più sano e naturale. Gli astronauti potranno finalmente godersi il caffè espresso. «Non è solo un fatto legato al costume» ha raccontato la Cristoforetti «perché creare una "macchina" in grado di riprodurre, in quelle particolari condizioni, la temperatura e la pressione richieste non era un'operazione banale».
Insomma gli esperimenti di Samantha sono tutti volti a migliorare la vita nello spazio ed a introdurre l’uomo al viaggio interplanetario.
Infatti è già stata dichiarata dalla NASA l’intenzione di fare atterrare entro il 2030 il primo uomo su Marte!
In un viaggio del genere saper produrre in proprio componenti di ricambio o anche solo poter mangiare cibo che non sia liofilizzato saranno risorse determinanti per gli astronauti che non potranno nemmeno vedere la loro casa: la Terra infatti apparirà come una minuscola stella blu.
La missione è solo agli inizi, ma la nostra pilota ha tutte le qualità per concluderla nel migliore dei modi.
A noi sulla terra non resta altro che augurarle buona fortuna e un tranquillo ritorno a casa.
Laura Baracchi
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