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Biathlon, la risposta di Dorothea Wierer a casa sua

ivello alto e grande cornice di pubblico. Il Biathlon ad Anterselva ha regalato, anche in questa edizione, emozioni e spettacolo. Gran parte del merito va attribuito a Dorothea Wierer, autrice di una vittoria speciale ed inaspettata

25 gennaio 2023di Luca Bianchi

C’era grande attesa attorno al ritorno del grande Biathlon in Italia e le aspettative sono state ripagate. Dopo due anni senza pubblico, causa restrizioni Covid, la Sudtirol Arena è tornata a riempirsi e ad accogliere turisti e tifosi di tutto il Mondo. 50mila persone, infatti, hanno gremito Anterselva e dintorni, pronte ad assistere alla sesta attesissima tappa della Coppa del Mondo 2022/2023. Ciò che ha reso ancor più significativo il weekend tirolese, però, sono state le prestazioni di atleti ed atlete, in particolare Dorothea Wierer, reduce da una settimana densa di polemiche e tensione, che ha accompagnato lo staff azzurro alla vigilia di questo importante appuntamento.

Il passo indietro di Federica

Il motivo va ricercato nell’inaspettato ritiro di Federica Sanfilippo: la 32enne portacolori delle Fiamme Oro ha reagito così all’esclusione inaspettata dalle convocazioni per il weekend di Anterselva, per lei gara di casa. È evidente come le incrinazioni tra lo staff tecnico e Federica nascano da lontano, per motivi a noi ignoti. L'altoatesina ha così deciso di dedicarsi solamente al fondo, abbandonando lo sport con cui è cresciuta fin da piccola, al fianco dell’amica Dorothea Wierer che, con un lungo post su Instagram, ha preso posizione, difendendo la compagna di squadra nonchè amica, esprimendosi così: “Sono amareggiata e delusa, hanno infranto il nostro sogno di disputare assieme le Olimpiadi di casa. 23 anni fa iniziammo insieme la nostra avventura nel mondo del biathlon e per me non è facile accettare quello che ti è successo. Credo che non ti meritassi di essere trattata così e credo che tu non abbia avuto le possibilità che meritavi. Non sei mai andata a genio a chi gestisce adesso le cose e quindi non si poteva arrivare a un risultato diverso”. Parole forti, dettate dalla rabbia di fronte ad una decisione che nasconde dissidi e veleni. La preoccupazione degli appassionati era molta, il team azzurro sembrava una polveriera pronta ad esplodere. La risposta in pista non si è fatta attendere

“La dedica è scritta”

Queste quattro parole pronunciate da Dario Puppo rappresentano la chiusura di un cerchio. La stagione di Dorothea fin qui è stata positiva, con diversi piazzamenti a podio e la lotta per la top 3 nella classifica generale. Mancava solo la ciliegina sulla torta… la vittoria. E in quale posto e momento migliore se non la gara di casa, proprio località della sua ultima vittoria? L’atmosfera caliente a livello di tifo (meno a livello climatico) della Sudtirol Arena ha fatto da cornice alla prima prova della 3 giorni: la sprint femminile. Wierer è stata infallibile al poligono, sia a terra che in piedi, entrambi con ottimo tempo di “shooting time”. Proprio questo le ha permesso di giocarsela virtualmente sugli sci con Chloe Chevalier, contender fino agli ultimi istanti per la vittoria, anche lei protagonista di un’ottima prova al poligono. Alla fine, però, si è dovuta arrendere per 2”8, per un nulla. Fatale il crollo nelle fasi finali. Chiude il podio Elvira Öberg, anche lei con lo 0 ma distante 8”7 sugli sci. Un tripudio “Doro”. Nel post-gara, ai microfoni dell’Equipe, è arrivata anche la dedica per Sanfilippo, destinataria anche di diversi striscioni di sostegno sparsi lungo il tracciato: “Una vittoria che dedico a Federica Sanfilippo, non sono stati giorni facili per noi, considerato quanto è accaduto”. Il Weekend è poi proseguito con un 7° e 4° posto, rispettivamente in inseguimento ed individuale. Eppure, non si fa altro che parlare della vittoria di venerdì, speciale per diverse ragioni, e che conferma come Dorothea Wierer abbia reagito alla rabbia nella maniera giusta: da campionessa, quale lei è.

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