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2022: un anno ricco per l'archeologia

Il 2022 è stato un anno prolifico per i ritrovamenti archeologici: dalle mummie più antiche del mondo al più antico calendario maya, passando per una nave affondata più di cento anni fa

10 gennaio 2023di Filippo Crescenzi

Entrati da poco tempo nell’ anno nuovo, è possibile dire che il 2022 sia stato un anno importante anche dal punto di vista archeologico. Si sono infatti verificate molte scoperte, anche inaspettate. Lo scorso novembre a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, sono state ritrovate ventiquattro statue di bronzo in perfetto stato di conservazione nelle vasche sacre del santuario etrusco-romano. Le statue risalgono a oltre 2.000 anni fa e raffigurano personaggi come imperatori, donne, fanciulli, e persino il dio Apollo. Era dai Bronzi di Riace, rinvenuti nel 1972, che non si faceva una scoperta così importante in materia di statue di bronzo.

Un'altra scoperta risalente al mese di novembre è stata a Saqqara (una vasta necropoli situata in Egitto), con la scoperta della piramide di Neith, un’antica regina finora sconosciuta. All'interno dell'edificio funerario sono stati rinvenuti uno scrigno e sarcofagi, con mummie e manufatti.

Lo scorso aprile a San Bartolo in Guatemala, è stato scoperto il più antico calendario Maya mai ritrovato, risalente ad un periodo compreso tra il 300 e il 200 a.C. Diversamente dal calendario solare Maya finito nel 2012, questo presenta un anno da 260 giorni, basato sulla combinazione di due cicli da 13 e 20 giorni.

In Turchia nel mese di dicembre sono stati ritrovati i resti di un grande muro che circonda una città dell’età del ferro e antiche tombe. Il team di archeologi che ha rinvenuto questo sito crede che possa trattarsi della leggendaria città Zippalandia. Infatti, alcune iscrizioni suggeriscono che fu un importante centro religioso e amministrativo durante l’era Ittita. Le tavolette ritrovate menzionano la presenza di un tempio dedicato al Dio della Tempesta, nonché la presenza di un palazzo reale.

All'inizio del 2022 è stata ritrovata la nave Endurance, affondata nel 1915 e dispersa per oltre un secolo. Partita da Cape Town in Sudafrica, aveva l'obiettivo di effettuare la prima traversata terrestre del continente antartico. La nave è stata ritrovata a una profondità di 3.008 metri nel mare di Wendell, con l’aiuto di alcuni sommergibili a batteria. Endurance è stata ritrovata in condizioni perfette anche grazie alle basse temperature, che hanno impedito ai batteri di proliferare e rovinare il relitto.

Nello stesso periodo sono state rinvenute in Portogallo le mummie più antiche arrivate fino a noi. I resti avevano le ginocchia piegate contro il petto e gli arti legati con delle corde. I corpi mummificati risalgono a 8.000 anni fa.

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