LGNet3, il progetto itinerante che fa inclusione multiculturale
A due passi dalla metro e alle spalle di Piazza Vittorio Emanuele II c’è un posto dove solidarietà e assistenza si fondono con le culture di tutto il mondo
Sto parlando delle unità mobili sociosanitarie di prossimità previste dal progetto LGNet3 che 5 giorni su 7 con la loro equipe multidisciplinare supportano persone migranti in diversi punti strategici di Roma assistendoli nei loro bisogni.
Da lontano vedo una moltitudine di persone di età differente: ci sono ragazzi, anziani, c’è anche una mamma con un bambino nel passeggino; avvicinandomi di più mi sembra di sentire parlare tutte le lingue del mondo. L’interprete dell’unità, Asana, mi racconta più tardi che si parla italiano, ma anche francese, spagnolo, creolo, arabo e svariati dialetti africani; eppure tutti sembrano capirsi in un modo o nell’altro, forse perché si parla quella lingua che è comune a tutti, quella del sostegno umano.
Oltre al mediatore linguistico, il nucleo di base dell’equipe è composto da un assistente sociale e un operatore sociale con funzione di autista, un altro mediatore linguistico, due psicologi e due operatori legali. Da vicino mi sembra di trovarmi nell’ingranaggio di un orologio, tutti si muovono velocemente passando fogli a destra e sinistra, entrando e uscendo dalle unità mobili chi con caffè, chi con qualche cornetto, firmando moduli e raccogliendo informazioni: efficienza è la parola giusta; i volti degli operatori, però, tradiscono le loro azioni, frenesia e velocità lasciano il posto all’espressione calma e gentile di chi non perde neanche un dettaglio delle vite altrui.
Lascio l’unità con il sorriso dopo aver sentito qualcuno esultare per un contratto di lavoro: mi spiegano che il sostegno dell’equipe non si ferma a una prima fase di accoglienza, dopo un’attenta valutazione dei bisogni infatti si passa a un piano di intervento individuale per il perseguimento degli obiettivi, fino ad arrivare a una fase finale di monitoraggio del percorso di inclusione sociale. LGNet3 non è quindi solo un progetto che fornisce gli strumenti dell’inclusione e dell’emancipazione, ma un vero e proprio ponte inclusivo, che accompagna i soggetti vulnerabili durante tutto il loro percorso. A Piazza Vittorio, di mercoledì, si respira tutto questo: accoglienza, integra- zione e partecipazione.
