Alfabetizzazione mediatica: efficace prevenzione dell'ansia da AI generated social media
Quando nel prossimo futuro il web sarà inondato dai contenuti creati dall'IA sarà necessario saperli riconoscere

Stando all'ultimo report di Domo intitolato Data Never Sleeps 12.0, ogni minuto vengono caricate complessivamente 500 ore di filmati su Youtube, 16 mila video su TiKTok e oltre 60 mila post su Instagram. Se sembrano cifre immense è bene ricordare che nulla sono rispetto ai numeri che si otterranno nell’era degli AI generated Social media, ossia i contenuti social creati dall'Intelligenza Artificiale. Ma questa rivoluzione non interesserà solo i milioni di nuovi video di gattini: infatti inizieranno a diffondersi anche migliaia di contenuti pseudoinformativi, di notizie relative a mondi che non esistono. In un mondo in cui la metà della popolazione dichiara di informarsi tramite i social media (dati Pew Research).
Questa premonizione è tanto più allarmante quanto più si pensa alle sue conseguenze sulla disinformazione di massa. Già oggi infatti 4 persone su 10 evitano deliberatamente di leggere le notizie, un terzo delle quali per "sovraccarico informativo". Quando domani saranno decuplicate, è probabile che il numero di persone che le eviterà come la peste si sarà altrettanto ingrandito. E il problema è che questi utenti eviteranno tutte le notizie, sia quelle realizzate dall'IA sia quelle scritte dalle poche fonti affidabili rimaste. Se il quadro appena dipinto appare quantomai distopico, non è però probabile che la realtà quotidiana assuma, gradualmente e in silenzio, proprio questa forma.
Educazione come prevenzione
Per questo è meglio prevenire che curare investendo ora nella propria alfabetizzazione mediatica: apprendere il funzionamento dei media e dell'AI, imparare a discernere i contenuti generati da esseri umani da quelli artificiali e abituarsi a un'opera di sottrazione dei contenuti, informativi e di intrattenimento. Il lavoro di Fondazione Media Literacy è da quasi trent'anni anni quello di educare i giovani alle nuove modalità di comunicazione, trasformando gli studenti di tutta Italia in cittadini digitali consapevoli. Attraverso i corsi della Fondazione sulla media literacy e sull'Intelligenza Artificiale è possibile imparare a conoscere le nuove tecnologie e imparare ad utilizzarle per arricchire la propria esperienza, invece di temere di imbattersi in contenuti falsi o artificiali mentre si naviga nelle vastità della Rete.
In particolare i corsi di Fondazione Media Literacy trovano terreno fertile nelle scuole, sia dalla propettiva di studenti e studentesse che di docenti. Il laboratorio di Podcast per la didattica, ad esempio, nell'ultimo anno ha permesso a decine di scuole secondarie in tutta Italia di avvicinarsi al mezzo di registrazione audio e di apprenderne non solo il funzionamento, ma anche di esercitarsi a livello pratico nel suo utilizzo in supporto della classica lezione frontale. Alcune scuole hanno allestito una postazione radiofonica permanente, nella quale studenti e insegnanti possono ritrovarsi per sperimentare nuove forme di apprendimento e informazione.
I corsi non si limitano a impartire norme e tecniche, ma puntano anche a trasmettere la passione per la ricerca e la diffusione della verità a giovani cittadini digitali che, un domani, sapranno riconoscere e difendersi nella giungla degli AI generated Social media.