La Global Sumud Flotilla è stata attaccata di nuovo
Nella notte tra il 23 e il 24 settembre la Flotilla è stata attaccata di nuovo, stavolta da più droni e su più barche

Non è la prima volta che una delle barche della Global Sumud Flotilla, la missione umanitaria che con più di 50 imbarcazioni si sta dirigendo verso Gaza per rompere il blocco degli aiuti umanitari imposti da Israele, viene colpita nel cuore della notte. Era già successo per due volte di seguito ad alcune barche ormeggiate in acque tunisine, ma stavolta è diverso. Stanotte sui canali social la Flotilla ha denunciato un attacco congiunto a più barche, quella italiana, ma anche la polacca e la francese, con numerosi droni in volo, oggetti sganciati sulle imbarcazioni, esplosioni diffuse e interruzioni delle comunicazioni. Anche in questo caso si tratta di acque internazionali, stavolta a largo di Creta.
"Siamo sovrastati da decine droni. I droni stanno diventando aggressivi, hanno rilasciato materiale urticante su alcune imbarcazioni e hanno tre bombe sonore che hanno disturbato le nostre radio. Ora ci stiamo predisponendo in procedura di emergenza" fa sapere sui suoi canali social Benedetta Scudieri, europarlamentare a bordo di una delle navi. I membri degli equipaggi chiedono ancora una volta l'aiuto dei cittadini affinché facciano pressione sul Governo, sulla Farnesina e sul Ministro degli Esteri per chiedere la protezione dei cittadini a bordo delle navi. La protezione è stata accordata e fortemente sostenuta da Paesi come la Spagna, che dal primo momento si sono dichiarati vicini alla missione dei civili imbarcati sulla Flotilla, altri Paesi come l'Italia, hanno fatto fatica ad esporsi pubblicamente a sostegno della missione. Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani (che si trova attualmente a New York per l'assemblea generale ONU), informato dell'accaduto ha rinnovato l'invito all'ambasciata di Tel Aviv di garantire l'assoluta incolumità del personale a bordo.
Intanto gli studenti, grandi protagonisti dello sciopero generale del 22 settembre, si sono già mobilitati per far sentire la loro voce. Stamattina davanti al Liceo Rossellini di Roma è apparso uno striscione: "Dalle piazze alle scuole, blocchiamo tutto". Altre scuole si preparano ad aderire nei prossimi giorni all'appello del collettivo universitario Cambiare Rotta.