YNW Bortlen, a processo insieme a Melly, ha un po’ di giorni per decidere se accettare

Un’offerta che non può rifiutare. Perché se la rifiutasse sarebbe un amico leale, ma morto. YNW Bortlen ha quattro giorni per prendere quella che probabilmente è la decisione più importante della sua vita: infamare YNW Melly e farsi sì e no una decina di anni in cella, o rifiutare l’accordo e rischiare due ergastoli -se va bene, perché in Florida è in vigore la pena di morte.

Ieri, presso la Corte di Contea di Broward, il giudice Martin S. Fein ha presentato l’offerta di patteggiamento a Bortlen: i pm ritirano i due capi d’accusa più pesanti, quelli di omicidio di primo grado, e Bortlen accetta di non contestare le sei accuse rimanenti legate alla sua complicità. La formula proposta è quella del nolo contendere o no contest, secondo cui un imputato accetta che lo Stato abbia prove sufficienti per ottenere una condanna senza che un’ammissione di colpevolezza possa influire su eventuali cause civili collegate.

Tra i capi d’accusa contestati a Bortlen in quanto complice di Melly figurano favoreggiamento dopo il fatto, manipolazione di testimoni, cospirazione e reati legati a bande criminali. L’accordo comporterebbe la riduzione della pena da due ergastoli a “soli” 16 anni e tre mesi con credito per il tempo già trascorso in custodia (sei anni e mezzo). Gli ergastoli sono la pena prevista per l’omicidio di primo grado di YNW Sakchaser e YNW Juvy, rimasti uccisi in una sparatoria nel 2018. I pubblici ministeri sostengono che Melly abbia materialmente compiuto le sparatorie, mentre Bortlen avrebbe aiutato a coprire il crimine.

Il giudice ha esaminato attentamente i capi d’accusa in aula ed è ricorso a una garanzia procedurale per assicurarsi che Henry fosse a tutti gli effetti in grado di comprendere il valore della decisione. “Non posso costringere lo Stato a farti un’offerta”, ha dichiarato Fein, “e non posso costringere te ad accettarla. Io sono solo l’arbitro. Questa è una decisione d’affari tra te, i tuoi avvocati e lo Stato”.

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Dal momento che il processo di Melly e il suo sono programmati per mercoledì 10 settembre, Bortlen ha tempo fino a martedì per prendere una decisione dopo essersi confrontato con avvocati e famigliari, cosa che il giudice lo ha esortato a fare, rimarcando l’assenza di pressioni nei confronti di una sua risposta positiva. È chiaro però che la proposta sia decisamente allettante: dieci anni contro tutta la vita…