Scuola

Entro dieci anni l'Italia investirà più in armi che in istruzione

Gli accordi NATO di giungo pongono l'obiettivo del 5% del Pil stanziato per la difesa

05 settembre 2025di Alessandra Testori

Si dice che la cultura sia un'arma. Il governo italiano, però, deve pensarla diversamente dal momento che nel 2022 aveva stanziato "solo" 81 miliardi per l'istruzione. Si tratta di 107 miliardi in meno della Germania (189) e 60 in meno della Francia (141). Per fare un paragone, nello stesso anno aveva investito 30 miliardi e rotti nelle armi vere e proprie: l'1,5% del Pil era stato detinato alla difesa nazionale. Si tratta di più di un terzo del budget stanziato per difendersi da analfabetismo e abbandono scolastico, e dalla conseguente minaccia che questi fenomeni rappresentano per la democrazia. Ma niente rispetto all'inquietante scenario che si è prefigurato lo scorso giugno, quando la NATO ha chiesto agli stati membri di raggiungere il 5% del Pil di investimento per la difesa entro il 2035.E l'Italia ha accettato.

La prospettiva europea

Ma torniamo alla scuola. Nel 2022 la spesa media europea per l'istruzione si aggirava intorno al 4.6% del Pil nazionale secondo un'indagine Eurostat. Due anni prima si era registrata la cifra più alta dal 2012 (5%), ma dalla Pandemia gli investimenti sono scesi di anno in anno. Il podio era occupato da Svezia (6.9%), Belgio (6.2%) e Finlandia (5.9%), mentre i paesi con la spesa più bassa erano Romania (2.9), Croazia (3.1) e Grecia (3.4).

Il nostro Paese si trovava a un vergognoso diciottesimo posto, tra Lettonia e Lituania, con un modesto 4,1%. E da allora la situazione non è migliorata: nel 2023, l'ultimo anno censito, per libri e lavagne (si fa per dire, ovviamente) l'Italia aveva destinato un misero 3,9% del Pil mentre la media europea saliva al 4,7%.

Il rischio degli accordi NATO

Il confronto con le spese militari dopo l'ultimo accordo NATO di giugno 2025, dunque, è presto fatto: se l'Italia si impegnerà davvero a spendere il 5% del Pil tra esercito e infrastrutture militari, allora il saldo per la difesa supererà quello destinato alla scuola. Non solo, ma questo significa che il governo italiano dovrà sborsare oltre 100 miliardi all'anno entro i prossimi 10 anni. E quando si tratta di racimolare monete, il primo posto dove si guarda sono sempre le tasche di sanità, welfare e, ovviamente, istruzione. 

ARTICOLI CORRELATI
Tutti gli articoli di SCUOLA