Musica

Condannato a dieci anni il ragazzino della cover di “Look At Me!” di XXXTentacion 

17 maggio 2024di Redazione

KidPronto è stato condannato a dieci anni di prigione per tentato omicidio. Aveva dodici anni ai tempi del celebre scatto

Zachary Stoddard, in arte KidPronto, è stato condannato a dieci anni di prigione. Più del suo nome o del nickname è conosciuto il suo volto o, piuttosto, la faccia che aveva a dodici anni quando, esattamente dieci anni fa, “posò” per lo scatto che divenne la cover di “Look At Me!” di XXXTentacion. Stoddard è stato condannato per percosse e tentato omicidio di secondo grado, accuse che non ha contestato, dichiarandosi di fatto colpevole, per ottenere un patteggiamento.

I fatti risalgono al 27 aprile 2019, quando Stoddard, ancora sedicenne, picchiò e accoltellò Keith Tatton, un ragazzo di Pompano Beach, Florida, lasciandolo in fin di vita. Ieri l’Ufficio del Procuratore dello Stato di Broward ha confermato che Stoddard è stato condannato il 10 maggio a dieci anni di carcere statale, cui seguiranno due anni di domiciliari e tre di libertà vigilata.

Amico di XXXTentacion, Stoddard era stato spinto da quest’ultimo a lanciarsi nel mondo musicale, ma inizialmente aveva scartato la possibilità. Dopodiché aveva dovuto scontare del tempo in prigione, periodo nel quale avvenne l’omicidio di Tentacion. Uscito dal carcere, grazie alla fama guadagnatasi indirettamente con l’amicizia con X, i suoi primi tre singoli a nome di KidPronto avevano ottenuto un discreto successo su SoundCloud ma, senza più l’amico e mentore, la carriera musicale di Pronto era destinata a soccombere sotto i suoi problemi legali.

Dopo l’accoltellamento del 2019 e il relativo arresto, uscito in attesa di giudizio nel 2021 Pronto pubblica su YouTube il suo ultimo singolo, “First Day Out”. Considerando che fino al 2034 sarà in una cella, è difficile pensare che possa recuperare in capo musicale (soprattutto hiphop) a trent’anni senza una discografia alle spalle. In ogni caso dalla maggior parte delle persone verrà ricordato come “il ragazzino di Look At Me!“, i suoi quindici minuti di fama cristallizzati in un’immagine ironica ma, forse, già priva dell’innocenza attesa.

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