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Testimone anonima inchioda Young Thug con una telefonata del 2013

22 febbraio 2024di Redazione

La chiamata al 911 presentata a pochi giorni dall’arresto di un’avvocato della difesa

Risale al settembre del 2013 la telefonata al 911 che è stata presentata come prova in aula martedì durante il processo YSL RICO. Nella registrazione della chiamata, una donna che è rimasta anonima aveva indicato Young Thug come responsabile dello sparo che aveva colpito un amico comune. “Sono venuti a casa mia e mi hanno detto che il ragazzo che ha sparato si chiama Young Thug” aveva dichiarato al numero di emergenza, aggiungendo “whoever that’s supposed to be”, chiunque esso sia, a suggerire un distanziamento da un’accusa diretta. Si tratta di un tentativo piuttosto debole di deresponsabilizzazione, dal momento che è sufficiente (e lo era anche undici anni fa) digitare lo pseudonimo del rapper su Wikipedia per conoscerne l’identità anagrafica; in ogni caso il giudizio sta alle figure legittime.

La telefonata anonima di martedì arriva a soli quattro giorni dall’arresto di Nicole Fegan, avvocato difensore di Tenquarius Mender, affiliato della YSL. Fegan è stata arrestata venerdì per reati legati alle gang, più in particolare è stata accusata di aver interferito con le prove nel 2022. Pare infatti che dopo essere entrata a conoscenza delle intenzioni delle forze dell’ordine durante un’udienza preliminare, avesse contattato un individuo su cui pesava un mandato di cattura per aver partecipato a una sparatoria. L’avvocato gli avrebbe suggerito di “disfarsi del telefono perché la polizia stava per arrestarlo”. La sparatoria aveva causato un morto e un ferito. Dopo l’arresto di Fegan, la sua pagina Instagram ha attirato parecchia attenzione per via delle controverse foto in cui posa con armi, soldi e citazioni di Big L.

Nicole Fegan aveva già rappresentato un “problema” per il regolare svolgimento del processo per la sua gravidanza nel febbraio 2023, coincidente con il medesimo stato di un’altra avvocato della difesa. In proposito l’ufficio del procuratore distrettuale aveva presentato una mozione, poi concessa, per separare entrambi gli imputati dal resto del processo RICO per evitare ulteriori rallentamenti.
Fegan è il secondo avvocato difensore ad essere arrestato durante il processo: ad aprile Anastasios Manettas era stato ammanettato in tribunale dopo una perquisizione per il possesso di sostanze sospette; inoltre, durante l’episodio, l’avvocato avrebbe lanciato lo smartphone contro lo sceriffo.

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