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Maturità 2023, al via il toto-tracce

A meno di 24 dall'inizio della prima prova c'è chi cerca di pronosticare le tracce della prova di italiano

20 giugno 2023di Alex Lung

Domani mattina 536 mila studenti affronteranno la prima prova dell'esame di maturità 2023, quella di italiano. Gli studenti avranno la possibilità di scegliere tra l'analisi del testo e il tema. Come ogni anno sta già impazzando il toto-traccia, prendendo in considerazione attualità e anniversari. Quali potrebbero essere le tematiche e gli autori su cui i maturandi saranno chiamati a ragionare?

Analisi del testo

Qualora lo studente decidesse per quest'opzione, potrà partire da uno spunto di poesia o da uno di prosa. Gabriele D'Annunzio sembra l'autore più probabile, in quanto nel 2023 ricorrono i 160 anni dalla nascita. Inoltre - cosa da non sottovalutare - il suo impegno patriottico è vicino ai valori cari al governo attualmente in carica. Ma quest'anno è anche il centocinquantennale dalla morte di un altro grande scrittore della nostra letteratura, Alessandro Manzoni; si tratta di un'altra ipotesi altamente probabile. C'è anche chi pronostica tracce relative a Italo Svevo - a cento anni dall'uscita de La Coscienza di Zeno - e Italo Calvino - che a ottobre avrebbe festeggiato i suoi cento anni. Improbabile Giovanni Verga, proposto ai maturandi dello scorso anno.

Tema argomentativo

I maturandi avranno la possibilità di misurarsi con la produzione di un tema di ambito artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, sociale o economico. Le ricorrenze che avrebbero potuto "ispirare" i funzionari del Ministero dell'Istruzione e del Merito sono i 170 anni di Vincent Van Gogh, e gli anniversari delle scomparse di Antonio Canova, Pablo Picasso e del maestro del post-impressionismo Paul Gauguin. Per l'ambito scientifico non va sottovalutato il DNA, a settant'anni dalla sua scoperta e a qualche mese dal percorso dedicato attivato dal MIM sul sito di Rai Scuola.

Tema storico

Per quanto concerne il tema storico, gli studenti si aspettano soprattutto una traccia relativa a Stalin (nel sessantennale dalla sua morte) o all'educatore Don Lorenzo Milani, nato cento anni fa. Probabili anche riferimenti alla guerra in Ucraina, alla violenza sulle donne e al cambiamento climatico.

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