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Per una moda sostenibile

La moda cambia: direttive europee e iniziative dei grandi brand verso l'eco-responsabilità

03 maggio 2022di Thaide Calandra

Rinomato per essere uno dei settori più inquinanti in assoluto, responsabile di circa il 10% delle emissioni mondiali in atmosfera e che genera un quinto di 300 milioni di tonnellate di plastica a livello globale,il settore della moda è pronto ad avventurarsi in una nuova era di sostenibilità, dove tutto è ecologico e riciclato.

Le iniziative europee

Per impugnare in mano il problema di come le industrie di moda consumano e producono, un paio di settimane fa la Commissione europea ha proposto una serie di iniziative che mirano alla trasformazione sostenibile del settore produttivo, inserendo criteri standard di certificazione e salvaguardando i consumatori dal marketing ingannevole. Questo non vale solo per l’ambito stilistico ma anche per i settori dell’arredo, dell’elettronica di consumo e dei materiali da costruzione. Solo il cibo è escluso da questa nuova normativa, ma sono al vaglio dei progetti specifici a riguardo. Queste iniziative così innovative, se promosse dal Parlamento e dal Consiglio europeo, riuscirebbero a far diventare il mercato del nostro continente il primo al mondo ad acquisire regole in armonia tra loro sulla sostenibilità dei prodotti.

La moda sostenibile

Per concetto di "Moda sostenibile" o "sustainability fashion", si intende un nuovo ma ormai diffusissimo approccio con il fashion world. Esso si basa su una moda attenta alle esigenze della società, della comunità e dell’ambiente. Uno dei principi guida della moda sostenibile è il riciclo e il riuso degli abiti e la scelta di fibre tessili ecologiche e naturali, per ridurre l’inquinamento da plastica. Molte sono le aziende che si sono dedicate già da qualche anno all’approccio. Ad esempio, Zara ha dichiarato il suo impegno nel raggiungere quota 50% di prodotti realizzati con materiali riciclati e cotone coltivato ecologicamente nel 2022. Brand come Boohoo, H&M e Kering hanno mostrato rapporti sulla sostenibilità dei loro processi aziendali, promuovendo l’utilizzo di materiali riciclati e organici.

È in questo modo che le industrie stilistiche e il governo stanno collaborando per garantire un profitto anche al nostro pianeta. Con questa decisiva presa di posizione, si può ambire all'avere una moda pienamente sostenibile entro il 2030.

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