Scuola

Da Dad a Dab è un attimo

L’innovativa iniziativa di un maestro campano per portare la scuola a casa degli alunni

21 ottobre 2020di Laura Marta Di Gangi

Da quando il Presidente della Regione De Luca ha imposto la chiusura delle scuole campane, bambini e genitori si sono ritrovati da un momento all’altro a dover ricorrere ai ripari. Gran parte di essi hanno riadottato la Dad, ma non tutti hanno potuto dar avvio a tale tipo di didattica. Molte famiglie hanno dovuto fare i conti con la necessità di avere in casa diversi dispositivi digitali affinché tutti i figli avessero le stesse possibilità di seguire le lezioni, ma non è una condizione attuabile in tutte le famiglie. Per questo motivo un maestro, Tonino Stornaiuolo, ha dato via ad un altro tipo di didattica, la Dab. Si stratta di un’innovativo sistema di didattica ai balconi. Il maestro ha infatti pensato a tutti quei bambini che, vivendo in una condizione disagiata, non avessero gli strumenti adeguati per poter seguire le lezioni da remoto. Armato di mascherina e poesie di Gianni Rodari, il maestro ha percorso le vie dei Quartieri Spagnoli di Napoli, dove i bambini affacciati ai balconi di casa lo hanno ascoltato mentre leggeva.

Come hanno reagito i genitori e i bambini?

L’iniziativa ha destato lo stupore di vicini e genitori che hanno partecipato alle lezioni attivamente e hanno ringraziato il maestro per l’iniziativa. L’emozione e la gratitudine ricevuta dai genitori non hanno fatto altro che spronare sempre più il maestro a continuare nonostante la stanchezza.Il maestro è ormai diventato un idolo per genitori e bambini che lo elogiano sul suo profilo Facebook e che dicono: “ meno male che esistono persone come lei, che donano speranza”.

Stornaiuolo il 18 ottobre, non appena ha appreso la decisione di De Luca, ha annunciato la sua iniziativa su Facebook con un post in cui diceva: “In questi tempi difficili, dove la situazione è seria, il tempo di incertezza e paura la fa da padrone. Lasciamo sperare e credere ai bambini che nel rispetto di ogni regola, piccoli gesti di condivisione sono ancora possibili. A distanza, mascherati, da soli, ma nulla è perduto. È un tempo difficile, facciamo di necessità virtù”.

 

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