Scuola

DaD, viaggio nella scuola che la usa da 5 anni

Il Marco Polo di Genova non si è fatto trovare impreparato dal Coronavirus: rodaggio, vantaggi e svantaggi della scuola online

20 maggio 2020di Prof. Biagio Tufo, Animatore Digitale dell'Istituto Alberghiero Marco Polo, Genova

All’improvviso ci siamo trovati catapultati in una situazione d'emergenza alla quale nessuno di noi era preparato. Il vantaggio per la nostra scuola è stato l'aver attivato la piattaforma Gsuite for Education di Google già da circa cinque anni e aver formato circa 75 docenti sulle applicazioni di questa piattaforma.

Rodaggio

Già dal primo anno di utilizzo sono stati creati account personalizzati per tutto il personale della scuola e per tutti gli studenti. L'account studenti è limitato per alcune applicazioni, ad esempio Gmail che consente di interagire esclusivamente all'interno del dominio della scuola, oppure Meet dove agli studenti viene impedito di creare riunioni.

A tutti è stato fornito un supporto tecnico e didattico per ogni problematica riguardante l'utilizzo ed il migliore sfruttamento della piattaforma, anche se inizialmente tanti docenti hanno posto una serie di interrogativi sulla privacy, soprattutto affrontando l'aspetto delle video lezioni con Meet e l'eventuale registrazione delle stesse da parte del docente. Sono state resettate centinaia di password a tutti quegli studenti che, non utilizzando spesso l'account della piattaforma Gsuite, l'avevano dimenticata.

Dopo un periodo di rodaggio iniziale (le prime due settimane circa) i vari consigli di classe hanno approvato un quadro orario per un massimo di 20 ore settimanali di lezioni al terminale con un intervallo di 10 minuti circa tra una lezione e l'altra.  Questo è avvenuto sia per iniziativa del Dirigente Scolastico che ha pubblicato le linee guida per la didattica a distanza (visibili a tutti sul sito web della scuola) sia tenendo presente la normativa INAIL sui lavoratori al terminale (ai quali gli studenti sono equiparati).

Dopo le prime due settimane il tutto si è regolarizzato e le attività si svolgono senza particolari intoppi. Sono previste lezioni sincrone tramite Meet di google e lezioni asincrone, prevalentemente tramite Classroom. Agli studenti vengono assegnati dei compiti da svolgere autonomamente che dovranno consegnare tramite classroom o, in alcuni casi sporadici, tramite email al docente.

Le lezioni di esercitazioni pratiche, visto che il nostro è un istituto professionale alberghiero, sono state sostituite da video lezioni dimostrative e agli studenti del triennio di indirizzo, è stato chiesto, in alcuni casi, di produrre delle video ricette.  Tanti studenti si sono cimentati nella produzione di video casalinghi che illustravano le varie fasi della preparazione di ricette particolari.

Difficoltà

Certamente per i ragazzi non è stato affatto facile: all’inizio, per un numero molto limitato di loro, questa nuova situazione era assimilabile a un gioco, un'attività dove si poteva fare ciò che si voleva. Coloro che hanno voluto evitare le lezioni o gli impegni che gli insegnanti chiedevano si sono fatti scudo dei motivi più vari: “non sono riuscito a trovare il link”, “non mi funziona il microfono e/o la webcam”, “si è rotto il computer”, fino ad arrivare a scuse meno plausibili tipo “non ho sentito la sveglia”.

Inizialmente, quando Google permetteva di entrare in una riunione semplicemente con l'invito di uno studente o l'invio del link tramite il gruppo Whatsapp, ci sono stati alcuni episodi di interventi abusivi di estranei alla scuola con nomi alquanto fantasiosi. Abbiamo assistito così a videolezioni a cui partecipavano “Gesù Cristo”, “la Madonna”, il cantante famoso o il calciatore di qualche squadra di serie A, spesso con esclamazioni scurrili o addirittura blasfeme. Oltre questo, lo sport preferito di tanti studenti era quello di silenziare il microfono di qualche compagno o di cacciare fuori dalla riunione sia studenti sia, a volte, lo stesso docente.

Dopo l'intervento di Google, sollecitata da tante scuole d'Italia che avevano più o meno gli stessi problemi, è stato consentito l'accesso solo agli appartenenti al dominio e comunque non è concesso più agli studenti di escludere dalla riunione altri studenti o il docente e neanche di silenziare i microfoni.

Dopo queste migliorie di Google, i soliti furbi, hanno pensato di spargere la voce attraverso un video messaggio diffuso attraverso i social che allarmava gli studenti sulla violazione della privacy dei propri smartphone e anche del loro hackeraggio. Mi sono arrivati tanti messaggi di preoccupazione da parte di studenti e dei loro rappresentanti. Anche questa moda comunque è passata anche perché dai controlli sui log delle attività dei device non risultava niente di strano. Per queste problematiche, comunque, ho avuto modo di confrontarmi con altri amministratori della piattaforma Gsuite che concordavano sulla non veridicità di tali affermazioni e quasi tutti eravamo convinti che fosse solo un modo per boicottare la didattica a distanza.

Gli insegnanti

I miei colleghi che già utilizzavano Classroom, hanno intensificato l'attività utilizzando anche Meet per le video lezioni e gli altri strumenti messi a disposizione gratuitamente dalla piattaforma Gsuite di Google. Gli altri docenti, tranne qualche rarissimo caso, si sono buttati a capofitto in questa nuova avventura pur con qualche difficoltà iniziale dovuta soprattutto alla non conoscenza della piattaforma e delle sue applicazioni. La mia funzione è stata quella di supportarli dal punto di vista tecnico e incoraggiarli all'utilizzo di quest’opportunità per ampliare anche le loro conoscenze oltre che per continuare l'azione didattica nei confronti degli studenti.

I numeri

L'istituto conta 1307 alunni, 230 docenti circa per 64 classi. Sono attivi sulla piattaforma Gsuite della scuola 2263 account (tutti gli studenti, tutto il personale docente e non docente, alunni diplomati negli ultimi due-tre anni). Al 30 novembre 2019 erano attivi 37 corsi di classroom. Al 17 marzo 2020 erano già 662. Solamente nel periodo 1 marzo – 17 marzo sono stati creati 625 corsi di classroom.

A novembre 2019 ci sono stati i seguenti movimenti: 544 Gmail, 489 Drive, 110 Calendar, 456 Classroom (intesi come compiti, consegna materiale, lezioni in streaming).

A maggio 2020 ci sono stati i seguenti movimenti: 1497 Gmail, 1448 Drive, 693 Calendar, 1454 Classroom (intesi come compiti, consegna materiale, lezioni in streaming).

I benefici

Chissà cosa ci porteremo nel futuro di questa esperienza, come bagaglio formativo… Oltre che sopperire all'azione diretta in presenza fisica non possibile in alcune situazioni (oggi per il Coronavirus, domani per situazioni di pericolo dovute a fenomeni naturali, oppure anche semplicemente per consentire la continuazione di un rapporto tra la scuola e il ragazzo ricoverato in ospedale o a casa ammalato), l'utilizzo di queste tecnologie dà agli studenti una maggiore conoscenza globale, dà loro la possibilità di sfruttare risorse e informazioni che fino a ieri erano solo per pochi e alle quali oggi è più facile accedere.

Anche alcune riunioni collegiali che a volte presentano difficoltà organizzative (ad esempio un consiglio di classe convocato d'urgenza nelle ore pomeridiane a volte può costringere un docente che magari aveva solo le prime ore di lezione del mattino a ritornare o addirittura a fermarsi a scuola per delle ore in attesa della riunione).

La possibilità di usufruire di lezioni tenute da esperti, tramite video lezione, che altrimenti non sarebbero stati presenti a scuola e comunque, anche se fosse stato possibile organizzarle in presenza fisica, non per un numero elevato di studenti. Siamo riusciti ad organizzare grazie alla disponibilità della Dott.ssa Minale (allergologa) due conferenze su allergie e intolleranze alimentari per tutti gli studenti delle classi quinte e per alcuni docenti. All'interno delle video lezioni è stato possibile presentare ai partecipanti un filmato ed una presentazione power point. Chi ha voluto, a fine conferenza ha avuto la possibilità di porre domande.

Ad oggi abbiamo effettuato in video conferenza due collegi docenti (230 persone), i consigli di classe di tutte le classi per una valutazione intermedia, i consigli di classe e le riunioni di dipartimento per i libri di testo, i consigli delle classi quinte per il “documento del 15 maggio”, alcune riunioni di staff con il DS per l'organizzazione delle attività e, nel prossimo futuro, sono previsti tutti gli scrutini e le altre attività che in presenza fisica comunque non si riuscirebbe a fare.

DaD e Coronavirus

In merito agli interventi del Ministero il mio pensiero si riassume in un sentitissimo “no comment”. Personalmente non avrei detto agli studenti, tre mesi prima della fine dell'anno scolastico, che sarebbero stati tutti promossi. Le comunicazioni del Ministero annunciavano finanziamenti per fornire device agli studenti che ne erano sprovvisti. Il nostro Dirigente Scolastico, Prof. Roberto Solinas non ha atteso l'arrivo dei finanziamenti ma ha subito messo a disposizione (comodato d'uso) degli studenti più bisognosi che ne avessero fatto richiesta, inizialmente i tablet già in possesso della scuola per il registro elettronico (circa 50) poi, sentito il parere del Consiglio di Istituto, ha effettuato l'acquisto di 80 tablet nuovi in due tranche (50+30).

 

 

 

 

 

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