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Come mi ha cambiata la quarantena

Mi meraviglio di come ci si sia stata data  la possibilità di goderci le cose semplici e che solitamente si  danno per scontate ma che in questo momento si rivelano le uniche di cui abbiamo veramente bisogno

11 maggio 2020di Elisa Ortuso

Fra tutte le cose più  assurde che ti possono capitare l’ultimo anno di liceo, ti sarebbe mai venuta in mente una Pandemia? Nell’arco di una giornata siamo usciti dal mondo in cui abbiamo sempre vissuto e siamo entrati in una sorta di realtà estemporanea nella quale ogni giorno è uguale all’altro; e anche se le lancette dell’orologio apparentemente scandiscono il tempo come hanno sempre fatto, la  percezione  ormai ne è totalmente distorta.

Mi alzo ogni mattina ad un orario differente tanto che  il mio orologio biologico ormai non ci capisce più nulla e anche se so già che passerò tutto il giorno a casa  decido comunque di indossare un paio di jeans e lavarmi il viso così mi sembra di dare una parvenza di normalità alla mia vita, che ormai definirei in qualsiasi modo ma non normale. Come prosegue ogni giorno? Ognuno è differente ma allo stesso tempo identico agli altri. A volte ho videolezione la mattina, altre volte la sera e a seconda dei vari impegni incastro lo studio individuale.

I pochi contatti che ho con il mondo esterno sono dati dai racconti che  fa mia madre quando torna dal supermercato, dalle videochiamate con i miei amici e dalle conferenze del nostro Presidente del Consiglio che comunica come dobbiamo comportarci: chi può tornare a lavoro e chi invece dovrà continuare a rimboccarsi le maniche perché fanno dei mestieri ritenuti troppo di contatto.

Tutte le attività della mia giornata sono accompagnate da un grande affollamento di pensieri che rumoreggiano nella mia testa. Non so più cosa significhi pensare a lungo termine e ormai concepisco la mia vita giorno per giorno. Rifletto sul fatto che alcuni mesi fa avevo delle certezze, una tra tutte la mia maturità a giugno e invece adesso non ho più alcuna certezza se non fare affidamento su me stessa. Mi sento in un limbo da cui vorrei uscire ma purtroppo questa volta non dipende solo da me, ma da forze maggiori e ciò mi fa sentire totalmente impotente.

Tuttavia, mi accorgo che se prima dell’inizio della quarantena il mio tempo  libero era fatto di serate con gli amici, grandi risate in palestra e passeggiate al parco, ad oggi invece si compone  di momenti semplici ai quali nella frenesia della routine non do molta importanza mentre adesso sono attimi fondamentali della mia giornata. Ho scoperto che una delle cose più belle del mondo sia mettersi in giardino all’ora del tramonto con la musica  nelle orecchie ad alto volume,  tanto alto da cercare di  sovrastare il rumore dei pensieri,  per guardare le sfumature che si mescolano nel cielo. Ho riscoperto cosa significa potersi leggere un libro sotto il sole all’ora della siesta senza doversi interrompere per i vari impegni che in un pomeriggio di vita normale mi prenderebbero tempo. Ho ripreso a disegnare e colorare con i pastelli, cosa che non facevo più dai tempi delle elementari. Il sabato sera mi diverto a stendere l’impasto della pizza che mamma la mattina presto compra al fornaio, ridiamo tantissimo. Ho anche ritrovato il tempo di farmi una chiacchierata con lei  senza che le nostre occupazioni ci interrompano dopo cinque minuti, non mi ricordo mai un periodo in cui siamo state tanto tempo a casa entrambe. Ho consumato gran parte delle serie e dei film su Netflix a orari improponibili sia del giorno che della notte.

Mi meraviglio di come ci si sia stata data  la possibilità di goderci le cose semplici e che solitamente si  danno per scontate ma che in questo momento si rivelano essere le uniche di cui abbiamo  veramente bisogno per essere sereni. A cosa è legata ora la mia felicità? Alla canzone che canto  a squarciagola in giardino, all’ultima pagina di un libro che ho amato, alla coppia che spero si baci dall’inizio della puntata e finalmente succede, ai momenti passati in famiglia e alle serate passate a guardare le stelle sul terrazzo.

Questa quarantena ci ha tolto tanto, per certi versi ci ha fatto interrompere le nostre vite e  i nostri rapporti con gli altri ma credo che questo periodo si stia rivelando  fondamentale a modo suo per ognuno di noi:  per chi usciva da una relazione e aveva bisogno di tempo per riflettere, per chi si trovava in bilico tra due amori e doveva fare una scelta, per chi sentiva la voglia di voler dare una svolta alla propria carriera o per chi voleva ricucire i rapporti con una persona cara. La vita ai tempi del Covid-19 è fatta di più solitudine e meno contatto, di momenti difficili in cui pensare di farcela sembra impossibile ma lascerà un segno profondo in ognuno  e quando torneremo alle nostre vite  tutte le emozioni , le sensazioni e le cose che abbiamo compreso in questo periodo faranno per sempre parte di noi.

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